Cosa troverai in questo articolo:
- La scalinata Campiglia – Monesteroli (percorso 536)
- La discesa verso Punta Persico (percorso 528)
- La scalinata verso Schiara (percorso 535)
La costa ligure delle Cinque Terre non è caratterizzata soltanto da cinque meravigliosi borghi che si stagliano a picco sul mare, ma, per i più temerari, nasconde anche spiagge selvagge, impegnativi sentieri panoramici e luoghi suggestivi da scoprire.
Di cosa stimo parlando? Delle scalinate che contraddistinguono questo territorio tanto impervio quanto ricco di costante meraviglia per gli occhi e per l’anima. Antiche mulattiere di terreno tracciato per consenti re il passaggio di muli e persone tra i borghi delle alture di questo tratto estremo di costa ligure.
Percorrendo una scalinata delle Cinque Terre tra tra quelle descritte di seguito, si avrà modo di vivere la pienezza della natura e della cultura del territorio.
Tutti e tre i tre percorsi suggeriti partono dal paese di Campiglia , a pochi chilometri dalla Spezia, collegata da una diramazione della strada per Portovenere. Campiglia è un piccolo borgo storico, sopraelevato alle spalle della città, oggi un vero crocevia per gli appassionati di trekking perché da qui partono numerosi percorsi a piedi, uno dei più noti è quello verso Portovenere.

Guardando il mare dalla piazza del paese, si procede verso destra per incontrare le partenze dei nostri percorsi verso il mare, piuttosto impegnativi, in particolare al ritorno. Affascinante ma ripide scalinate che conducono a tre differenti spiagge della costa detta di Tramonti, alle porte delle Cinque Terre.
La vertiginosa bellezza della Scalinata di Monesteroli (Campiglia – Monesteroli)
Il percorso Campiglia – Monesteroli è forse il più famoso e suggestivo con la sua scalinata mozzafiato a picco sul mare. Proprio per via della sua ripidezza, questa scalinata delle Cinque Terre è sconsigliata a chi soffre di vertigini e non è allenato, ma davvero raccomandato a chi ama panorami dall’intensità unica, in particolare all’ora del tramonto (da tenere presente il possibile rientro al buio, in quanto il percorso non è ben illuminato. La scalinata prende il nome dal borgo di Monesteroli che si incontra a circa metà della scalinata, poche caratteristiche case colorate tutte con terrazze vista mare.
E giunti al mare, vi accoglierà una piccola baia di ciottoli circondata da scogli.
Da Campiglia, la camminata dura circa un’ora e mezza (al ritorno è necessario considerare una mezz’ora in più). Si segue il sentiero numero 504 attraversando i bei terrazzamenti coltivati di Corniglia fino ad arrivare al punto panoramico attrezzato con una panca in legno. Da qui il sentiero comincia a scendere sempre più ripido nel bosco di leccio, fino al fosso di Schiara e alla strada asfaltata S.Antonio-Schiara. Da qui inizia il percorso 535, in discesa, che prosegue per un tratto insieme al percorso 504, fino alla deviazione per Fossola. È in questo tratto della scalinata in mezzo ai vigneti delle Cinque Terre che si sprigiona il fascino del percorso. Per arrivare a Monesteroli, si troverà l’incrocio con il sentiero 536, e si può scegliere quanto proseguire ammirando i piccolissimi borghi e il loro insindibile rapporto col mare infinito, tra i profumi mediterranei.
Giù verso il mare più cristallino, il paradiso del Persico
Il percorso Campiglia – Persico raggiunge Punta Persico, spiaggia di ciottoli tra le più spaziose di questa costa, con una scalinata tipica delle Cinque Terre contrassegnata dal numero 528. Lungo la prima parte della scalinata si incontrano terrazzamenti coltivati a vigneti ed uliveti fino al piccolo nucleo di case del Chioso. Continuando a scendere verso mare, i terreni un tempo coltivati risultano ormai abbandonati lasciando spazio alla vegetazione tipica della macchia mediterranea. All’altezza delle case del borgo del Persico, sempre più vicino al mare, si può anche ammirare un gelso secolare, ultimo testimone della cultura contadina che caratterizzava queste aree, pur così vicine al mare, che arricchivano la produzione con i tessuti prodotta dai bachi da seta, ghiotti delle foglie di gelso.

La scalinata di Schiara
La scalinata di Schiara porta ad un porticciolo, introdotto da un piccolo assembramento di case, appunto il magico paese di Schiara, che pare appeso sul mare per un piccolo lembo di terra coltivato a vigneti e che forse deve il suo nome al fatto di essere il primo punto rischiarato dalla luce del sole al mattino, tra tutti i paesi che compongono il territorio di Tramonti. Al termine del cammino di raggiunge una spiaggetta, la più piccola delle tre raggiungibili , ma anche una delle più suggestive.
Il percorso Campiglia-Schiara (numero 535) può essere ad anello con una breve deviazione al ritorno. All’andata la discesa si compie lungo la scalinata affiancata da muretti a secco tipici delle Cinque Terre e c fino ad incontrare il sentiero 504, in direzione Schiara, verso il piccolissimo borgo di case arrampicate sulla montagna. Dalla chiesa di Sant’Antonio nel borgo, si raccomanda di scendere al mare solo se si è esperti camminatori, in quanto la scalinata è davvero ripida e a tratti insicura, in particolare durante la risalita. Dopo un tuffo nel suggestivo porticciolo di pescatori, si affronta la risalita. Se si vuole che il percorso sia ad anello, si può scegliere di percorrere il sentiero 504c, leggermente più breve.
