Il 6, 7, e 8 Ottobre, alla Spezia, avrà luogo il primo Festival dell’ostrica italiana, l’Italia Oyster Fest. Dedicato all’ostrica “made in Italy”, l’evento mette al centro sostenibilità, gusto e accessibilità, riconosciuti come fondamentali per la crescita di una produzione sempre più importante in Italia.
È previsto un ricco programma di eventi, per approfondire, conoscere e degustare con consapevolezza il prezioso frutto del mare. La manifestazione porta alla Spezia aziende produttrici da tutta Italia e un ospite francese. Oltre alla Liguria, sono rappresentate le produzioni provenienti da Sardegna, Puglia, Veneto, Emilia-Romagna.

Le ostriche della Spezia, un grande ritorno.
Le ricorrenze storiche avvengono anche in gastronomia. Nel Golfo della Spezia e precisamente a Portovenere, la coltivazione delle ostriche è stata ripristinata dopo oltre un secolo. Iniziò alla fine dell’800, grazie all’avvento di alcuni pionieri tarantini che qui trovarono condizioni ideali climatiche e biologiche per impiantare i loro vivai. Insieme ai muscoli anche le ostriche vennero coltivate, ma senza molta fortuna. Nonostante le condizioni vantaggiose, le orate gradivano molto i preziosi molluschi, e la produzione si dimostrò meno redditizia e più difficile rispetto a quella delle cozze per l’epoca. Si decise allora di abbandonarla per concentrarsi sui muscoli, di cui i locali vanno oggi orgogliosamente fieri.
La coltivazione dell’ostrica è oggi in via di sviluppo in Italia, grazie a tecniche di pulizia migliori e più sicure che danno un’eccellente qualità del prodotto. Alla Spezia, negli ultimo decenni è stato grazie all’appassionato Paolo Varrella, oggi vice presidente della Cooperativa Mitilicoltori Associati del Golfo, che il Golfo ha riscoperto la “Sua ostrica”, dal peculiare colore verde, e diversa perché si ciba del “phytoplancton locale. Questa peculiarità regala sfumature verdi, impronta profumata e spiccata sapidità“.
Secondo uno studio dell’Università di Genova, le ostriche aumentano mediamente nelle dimensioni di oltre il 150% e diventano più resistenti ai batteri e ai virus se allevate insieme alle cozze, ampiamente presenti nel mare spezzino. Inoltre le ostriche sono di beneficio per il mare, si sostiene che le ostriche siano uno degli alimenti più eco-friendly e l’allevamento di questi molluschi segue metodi di produzione di cibo tra i più ecologici, con un bassissimo impatto ambientale.
L’strica è dunque uno dei cibi del futuro, ammirati non solo per l’incredibile, inconfondibile sapore di mare.
Un tour in barca alla scoperta di Muscoli e Ostriche.