Non si trovano solo sulla costa i luoghi più belli dello spezzino. Quattro sono quelli premiati dal Touring Club come borghi bandiera arancione che si distinguono per bellezza, stoia, natura e sostenibilità. Due si trovano nella verde Val di Vara.
1. Varese Ligure: un gioiello con il Borgo Rotondo e il cuore biologico
Considerata la “capitale” del distretto del biologico, Varese Ligure vale sicuramente la visita anche se il turismo gastronomico non fa per voi. Il simbolo del luogo è sicuramente il Borgo Rotondo, il caratteristico abitato edificato per volere dei Fieschi nel XV secolo e racchiuso all’interno di mura dall’andamento circolare. Da non perdere anche il quartiere di Grecino, che si estende oltre lo scenografico omonimo ponte costruito nel 1516 sopra il torrente Crovana.

Kayak tour nel Golfo dei Poeti
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2. Brugnato, nella storia della Val di Vara

Brugnato custodisce con orgoglio la storia della Val di Vara e proprio per la buona conservazione delle preziosità del suo centro storico si è guadagnata la bandiera arancione. Una passeggiata nelle sue vie farà scoprire numerosi palazzi signorili dalle belle facciate. Cuore pulsante del borgo è piazza S. Pietro, con la chiesa che risale – nella sua forma originale – addirittura all’XI secolo.
3. Pignone, porta delle Cinque Terre, ricordo dei Romani

Pignone nacque – ancor prima dei Romani – nei pressi dell’omonimo torrente come insediamento commerciale. Il paese attuale mantiene in buona parte l’organizzazione medievale e si raccoglie attorno alla bellissima piazza Marconi con la sua loggia trecentesca. Si può visitare Pignone seguendo l’itinerario proposto da cartelli con spiegazioni sulla storia e le curiosità del paese. Da non mancare un salto nel borgo in occasione della fiera d inizio settembre gli Orti, in cui l’abitato mette in mostra i suoi svariati prodotti tipici (patate, salsicce, etc etc).
4. Castelnuovo Magra: alto sulla val di Magra, ospitò Dante Alighieri
Il più grande dei poeti italiani, Dante Alighieri, conosceva bene Castelnuovo. Abitò infatti nel castello-palazzo vescovile e qui – come procuratore del marchese Malaspina – firmò la pace con il vescovo locale Antonio da Camilla. E a Dante è dedicata la via centrale del borgo, su cui affacciano palazzi dagli splendidi portali. Racchiuso tra le mura del palazzo dei vescovi-conti di Luni, il centro storico impreziosito dalle due torri e dal palazzo Amati-Ingolotti-Cornelio con le sue stanze affrescate, il suo giardino pensile e le antiche cantine sede dell’Enoteca Regionale della Liguria e della Lunigiana.