Una visita a Portovenere è oggi imprescindibile per chi si trova nella costa della Spezia, e diremmo della Liguria. Sorprendentemente, solo da poco tempo i tanti viaggiatori attratti dalle notissime Cinque Terre, sanno che il borgo dei pescatori del Golfo dei Poeti, non è certo meno affascinante della vicina meta più famosa.

Cosa troverai in questo articolo
- Portovenere, cosa vedere nel borgo di mare
- La chiesa di San Pietro a Portovenere
- Come arrivare a Portovenere
Portovenere non è da vedere, ma da guardare nei suoi piccoli am significativi dettagli. Con i cinque celebri borghi, condivide sicuramente molta storia, e quindi lo stile architettonico e urbanistico, seppure la particolarissima conformazione della costa all’estremità del Golfo renda il borgo dei pescatori davvero unico. Portovenere si stende infatti con la sua “palazzata” di case alte, strette e coloratissime sul canale che la separa dall’Isola Palmaria, e sull’ultimissimo lembo di costa della Baia della Spezia. Su quell’ultima roccia, quando i naviganti salutano il porto naturale e sicuro del Golfo verso il mare aperto, spicca la Chiesa romanica di San Pietro, in antichità un tempo romano dedicato a Venere ericina.
La straordinaria e spettacolare posizione dell’edificio è stato certamente nel tempo di grande valore simbolico, di significato evocativo per tutti gli uomini che hanno potuto ammirarne la vista in partenza e arrivo a Portovenere nel corso dei secoli. Come se non bastasse, a togliere il fiato la costa qui si alza nelle falesie di roccia bianca che si ergono contro il mare, in direzione delle Cinque Terre e delle isole Palmaria e Tino. Dall’ alto, il paese è guardato a vista dalla montagna del Muzzerone, e un poco più in là dalla fortezza Doria, che come la chiesa di San Pietro continua nell’artefatto la struttura naturale della costa. Le mura scendono verso la riva e chiudono il complesso difensivo che si avvaleva in epoca medievale di costruzione architettonica e natura per proteggere dalle invasioni via mare e via terra.
Portovenere, cosa vedere?
Il consiglio più utile, è farsi catturare dal piccolo intrico delle vie di Portovenere, senza il rischio di smarrirsi, ma certo di perdersi nel fascino fatto di case colorate, strette strade, scorci sorprendenti, angoli di semplice bellezza. Un po’ dispersi e affascinati, si può capire il modo in cui il borgo è intriso, anzi è la culla della sapienza marinaresca che caratterizza il golfo spezzino, nelle sue botteghe, i suoi ristoranti, nelle reti dei pescatori, nei piccoli gozzi sul lungomare della Calata Doria.
Vedere Portovenere dal mare è certamente una delle migliori cose da fare a Portovenere, per comprenderne la struttura. Da un’imbarcazione si può entrare nelle cavità della costa, fare il giro dell’isola Palmaria e alcuni tuffi spettacolari in Grotta Byron, nelle altre spiagge del borgo e del suo arcipelago. È possibile fare tanti giri con barche a motore o vela, oppure, consigliattissimo, in kayak.
Per chi ama camminare, consigliamo invece di arrivare a Portovenere dall’alto e ammirare il magnifico profilo del borgo scendendo a mare e immergendosi gradualmente nella sua bellezza.
Portovenere, cosa vedere in 10 tappe
- Percorrere il “Carugio”, la stretta via centrale del borgo, sulla quale si affacciano le porte delle case della “palazzata”, e aperto con piccoli pertugi verso il mare
- Arrivare alla chiesa di San Pietro e salire sul suo tetto, da cui si ammira una vista straordinaria sul Golfo dei Poeti e sulla costa di Tramonti, verso le Cinque Terre
- Visitare il loggiato di San Pietro, cornice ideale per Instagram
- Affacciarsi sulla “Grotta Byron”, dedicata al poeta che vi si tuffava per le sue ambiziose nuotate, e caratterizzata da una natura spettacolare
- Tuffarsi in mare dagli scogli sul canale di Portovenere, all’ombra di San Pietro, come un vero locale
- Visitare la chiesa di San Lorenzo e scoprire la storia della Madonna Bianca.
- Visitare il cimitero con vista panoramica, tra i più belli al mondo
- Salire al Castello Doria, riposarsi nel suo fossato, ammirare la vista verso San Pietro, riscendere lungo le sue mura
- Prendere un gelato, un aperitivo, fare la colazione locale sul vivace lungomare di pescatori e armatori
- Vedere la Torre di Portovenere, struttura di guardia di origine cinquecentesca.
La chiesa di San Pietro a Portovenere
Si narra che, dove oggi sorge la chiesa di San Pietro, sulla punta estrema della costa, molti secoli fa esistesse un tempio romano dedicato a Venere, la dea della bellezza e della sessualità. che nacque dalla schiuma delle onde, e per gli antichi romani fu anche propiziatrice di forza e di vittoria.
Molti templi furono dedicati alla dea in tutta la penisola. Osservando l’edificio dell’attuale chiesa di San Pietro, è facile immaginare che chi l’ha concepita in origine abbia sentito il bisogno di opporre la forza della terra all’energia delle onde, a volte così grandi e potenti contro quella sponda rocciosa. La pietra del tempio non sembra quasi una costruzione dell’uomo, sembra alzarsi da terra per salire verso il cielo, per guardare lontano, fondendo natura e manufatto in un insieme armonioso, forte, audace.
Un piccolo miracolo dell’architettura che in epoca cristiana ha trasformato il mito in devozione per il santo chiamato a fondare la Chiesa su una pietra, e con il coraggio.
In epoca medievale vi fu costruito un attiguo monastero benedettino. Durante il regno longobardo la custodia dell’antico tempio era affidata ai monaci di san Colombano di Bobbio, insediati nel monastero e anche sull’Isola Palmaria.
Il tempio venne dedicato a san Pietro il 19 luglio 1118 da papa Gelasio II insieme al dono di una reliquia dell’apostolo. Nel XIII secolo i Genovesi ampliarono la struttura, una seconda chiesa comunicante con l’antico tempio paleocristiano così da formare un unico edificio più grande, che venne però gravemente danneggiata nel corso della Prima guerra italiana ad opera delle artiglierie aragonesi (16 luglio, battaglia di Portovenere). Bivacco per i napoleonici, divenne poi oggetto di recupero, scavo archeologico, fino a far parte del Catalogo Generale dei Beni Culturali Italiani.

Dove si trova Portovenere e come arrivare
La Spezia e Portovenere sono separati dai circa 14 km del braccio occidentale del Golfo dei Poeti, da quel punto in poi comincia la vera e propria costa delle Cinque Terre e del Levante ligure.
Per arrivare a Portovenere è importante avere alcune informazioni basilari.
Il borgo non ha una ferrovia e non può essere raggiunto in treno come i paesi delle Cinque Terre, quindi può essere raggiunto solo via terra e via mare.
Durante il giorno, i collegamenti via autobus con la città della Spezia e dalla sua stazione, per chi arriva in treno, sono molto frequenti e regolari, lo stesso non si può dire per le ore serali.
Il collegamento via mare con Navigazione Golfo dei Poeti transita regolarmente da Portovenere, dove effettua anche la coincidenza per le Cinque Terre. Il servizio permette di godere di una splendida vista sul mare, ma la compagnia è attiva solo nei mesi primaverili e estivi e non nelle ore serali. Sono comunque numerosi i privati che offrono lo stesso servizio a tutte le ore.
Se si arriva in macchina, è necessario tenere presente che il borgo non ha moltissimi parcheggi pubblici, spesso in alta stagione è difficile trovare posto. La circolazione in auto è circolare, si arriva dalla Località del Cavo, dove si trova un grande parcheggio pubblico dal quale parte una navetta del Comune verso il centro. Proseguendo da qui con la navetta oppure con la propria automobile si percorre una strada ad anello che “tocca” la piazza principale dalla quale inizia la zona pedonale. Da lì, ci si allontana nuovamente dal centro storico verso il lungomare dell’Olivo, sul quale si trovano diversi parcheggi e garage a pagamento, per ritornare verso la località Cavo.
Ph. in copertina Sivio Turano