Si può scegliere, per esempio, di percorrere la via dei Santuari, che unisce le antiche chiese che si trovano sulle alture di ciascuno dei cinque borghi delle Cinque Terre.

Si ritiene che originariamente le popolazioni delle Cinque Terre vivessero nell’entroterra, dedicandosi all’agricoltura in piccoli centri abitati nei quali non mancava mai la chiesa. Solo intorno all’anno 1000 d.C. e nei secoli successivi gli abitanti delle alture scesero verso il mare per praticare anche la pesca e sfruttare le vie della comunicazione marina formando gli spettacolari insediamenti urbani dei borghi delle Cinque Terre, nel poco spazio disponibile sulla costa. I borghi sul mare si civilizzarono e ampliarono ben più dei centri originari sulle alture, che però rimasero punti di riferimento per le coltivazioni agricole, raggiungibili in poco tempo arrampicandosi sulle ripide mulattiere. Anche i Santuari rimasero luoghi di culto prediletti, mete di pellegrinaggio e rifugio nei momenti più difficili, come testimoniano i numerosi ex-voto ancora conservati nelle chiese.
Oggi, si può percorrere la Via dei Santuari che unisce in un unico percorso questi antichi punti di riferimento delle Cinque Terre per aprirsi uno scorcio autentico sulla storia di questa regione.
Alle spalle di Riomaggiore si trova il Santuario di Montenero, sulle alture di Manarola il borgo di Volastra e la sua chiesa, mentre Corniglia è sovrastata da San Bernardino e la sua antichissima chiesa. Sopra Vernazza è il Santuario di Reggio e sopra Monterosso quello di Soviore.
I percorso lungo la strada dei Santuari porta a scoprire queste antiche testimonianze della storia più autentica della Cinque Terre, esempi di chiese romaniche sulle quali si sono innestati armonicamente gli stili delle epoche successive, anche se spesso caratterizzati da arte povera e semplice.
È una spettacolare scoperta di uno scenario unico per il panorama che si apre dalla prospettiva della strada che rimane in quota tra gli antichi Santuari. È anche possibile dedicarsi alla scoperta di uno dei borghi delle Cinque Terre, del suo santuario e della sua storia più antica, per fare una passeggiata più breve.
Come arrivare al Santuario di Reggio da Vernazza
Se si arriva in macchina, non è consigliabile partire da Vernazza, ma scegliere piuttosto il percorso all’inverso, per parcheggiare l’auto con più semplicità.

Da Vernazza, si sale verso Reggio dal centro del borgo, vicino alla stazione, prendendo la scalinata segnata come sentiero n. 508 (ex n.8). Si tratta di uno dei più bei percorsi verticali delle Cinque Terre: sale dapprima piuttosto ripido su selciato, in mezzo a olivi e vigneti, che porta subito ad una bella prospettiva bella baia di Vernazza dall’alto, all’altezza del cimitero e della chiesa di San Bernardo, dove già ci si può riposare su una panchina ammirando il panorama. Da qui il percorso si addolcisce e diventa sentiero, si notano le stazioni della via Crucis, in edicole di marmo oppure incastonati nei muretti che arrivano proprio al Santuario di Reggio.

A Reggio si può visitare la Chiesa, che risale all’epoca romanica ad un periodo databile al I secolo a.C. e documentato per la prima volta nel 1248.
All’interno si trovano molti ex-voto che raffigurano imbarcazioni nel mare in tempesta e l’immagine della Vergine nera con il bambino Gesù che, secondo la leggenda, venne fatta da S.Luca, ed è invece opera di scuola genovese del XIV secolo.
Intorno alla Chiesa un bellissimo sagrato è ombreggiato da Lecci, cedri, ippocastani e dal più antico cipresso secolare di Liguria (800 anni), un’antica fonte disseta da secoli i viandanti. L’abitato di Reggio oggi non c’è più, ma un tempo fu un centro importante per popolazione e per centralità sulle vie di comunicazione. Da qui la popolazione si trasferì sulla costa per fondare Vernazza.
Il percorso si può fare i circa un’ura, per i più allenati anche 40 minuti possono essere sufficienti.
