Il sentiero Levanto Monterosso è un bellissimo percorso che offre alcune delle prospettive più suggestive del trekking nelle Cinque Terre.

È un tratto del percorso AVG5T (ex n. 1), un lungo sentiero che attraversa le Cinque Terre passando tra le alture e la costa, e può essere percorso in una volta o anche a tappe. La tappa tra Levanto e Monterosso è certamente una delle più spettacolari, anche perché offre un’esperienza variegata, fatta di escursionismo e scoperta di bellezze architettoniche e di vita nelle Cinque Terre più autentiche. La passeggiata dura circa 2 ore e mezza, meno per gli escursionisti più esperti. Il sentiero è facile, anche i bambini possono farlo, ma sono sempre consigliate le scarpe da trekking. Tutte le stagioni sono buone per questo percorso, anche l’inverno, ma è necessario tenere presente che in estate è meglio evitare le ore più calde.
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Si consiglia di partire da Levanto, perché da Monterosso il percorso è subito abbastanza ripido. Da Levanto, raggiungiamo il lungomare a sinistra e cerchiamo una casa blu, da qui la passeggiata a Monterosso inizia con una bella salita tra le ultime case di Levanto e i profumi della macchia mediterranea, che accompagna tutto il percorso .
Già dal primo tratto, salendo sulle colline dietro Levanto tra gli ulivi e gli alberi di pino, la vista è davvero mozzafiato.

l sentiero raggiunge in breve tempo il suo punto più alto e rimane in quota fino a Punta Mesco, offrendo splendide viste sul mare e sulla vegetazione delle Cinque Terre. La passeggiata è facile e in molti tratti è una mulattiera tipica, fiancheggiata da case in pietra e dai loro orti.
Da qui si può godere dell’esperienza di passeggiata lenta, rilassante e meditativa che le Cinque Terre sanno offrire, tra le antiche case, con i colori del corbezzolo e della ginestra, l’odore di timo e del finocchio selvatico, a seconda del periodo nel quale si sceglie di camminare.
Alcuni punti permettono di fare una pausa e di godere dello splendido panorama.

Una volta oltre la metà della passeggiata, il Podere Lovara si rivela alla vista, con i suoi giardini: la perfetta sosta e la possibilità di scoprire un podere tradizionale delle Cinque Terre.
Qui, sia le colture sia l’allevamento sono stati praticati a lungo in una delle condizioni più difficili della natura rurale: montagne ripide, strade lontane e scarsa acqua. Eppure la coltura eroica ha raggiunto risultati sorprendenti. Oggi, Podere Lovara è diventata una officina bio-dinamica, con 45 ettari di terreni ed edifici rurali utilizzati a scopo educativo. Gli edifici sono stati recuperati grazie ad un progetto di vent’anni gestito dal Fai (Fondo ambientale Italia) e dalla Fondazione Zegna, che consente oggi agli escursionisti di utilizzare la fattoria come pit stop: oggi è anche possibile soggiornare qui.
Dopo aver raggiunto Case Lovara, ci si trova a breve distanza a piedi da Punta Mesco, il promontorio che delimita le Cinque Terre (Levanto non è tecnicamente nelle Cinque Terre) e all’inizio della discesa verso Monterosso.

Prima di iniziare a scendere a Monterosso, suggeriamo una deviazione breve per dare un’occhiata all’estremità del promontorio, che nasconde una sorpresa: l’antico monastero di S. Antonio al Mesco, costituito da un edificio dell’XI secolo in pietra lavorata con cura e un altro del Quattrocento. Nelle vicinanze si trovano le rovine del convento abbandonato nel 1610, quando i religiosi si trasferirono nel nuovo monastero dei padri agostiniani a Levanto.

Da Punta Mesco, la passeggiata a Monterosso diventa molto breve e in discesa, piacevole e rilassante, e riporta alla realtà nella vivace Monterosso. Il benvenuto in paese lo dà la statua del gigante di Monterosso.
