Qui visse il famoso poeta Mario Soldati, ma il vero protagonista del paese è un polpo, che è il simbolo del borgo marinaro. I polpi si trovano ovunque a Tellaro, scolpiti sulle maniglie delle porte, disegnati sui pavimenti in pietra e sui permessi di sosta per i residenti. Al polpo è dedicata la sagra gastronomica più amata della zona, che si svolge a Tellaro ogni agosto. Beh, in quel caso il polpo è cucinato in tutte le salse, ma ehi, non è anche questo un modo per celebrarlo?
Come mai? Perché la leggenda vuole che sia stato un polpo gigante a salvare il villaggio dall’assalto dei pirati.
Originariamente Tellaro non era altro che un avamposto sulla costa frastagliata della Liguria. Il compito dei suoi abitanti era quello di difendere il centro del vicino entroterra Barbazzano dai pericoli provenienti dal mare, ma anche di pescare e commerciare sul mare. Barbazzano era il capoluogo della zona, ricco di olio e mercanzie, situato sulle alture alle spalle di Tellaro (lungo la strada che collega la costa alla Val di Magra).
A quei tempi, i borghi sul mare erano costantemente minacciati dalle incursioni dei pirati. I Pirati erano uomini malvagi che navigavano con navi veloci e leggere, dotate di enormi vele. Sbarcavano all’improvviso e saccheggiavano tutto ciò che potevano portare sulle loro navi, merci, mobili e forse anche bambini, che facevano prigionieri. C’era solo un modo per difendersi dai pirati nei villaggi costieri: fare una buona guardia. Quindi i cittadini avevano torri e case alte appositamente costruite per avere sentinelle sempre all’erta.

Una notte tutti i tellaresi furono svegliati dal vibrante suono delle campane. Corsero mezzo addormentati tra la pioggia e il vento lungo la spiaggia e poi su fino alla chiesa. E scoprirono, con grande sorpresa, che un polpo era saldamente saldato alle corde delle campane, probabilmente gettato dall’alta marea attraverso la finestra, nella torre del campanile. Il vento, le onde e la forza del polpo suonavano campane!
Ora svegli, potevano vedere i pirati che proprio in quel momento si avvicinavano al villaggio dal mare, difenderlo e mettere in fuga i pirati.
Certo, oggi l’eroe dagli 8 tentacoli è raffigurato anche sul campanile della chiesa di Tellaro, in piedi contro le onde come un vascello armato e invincibile.