ESPERIENZE

Torre Scola: distrutta per Napoleone, salva per miracolo

Col suo profilo netto e possente, la Torre Scola guarda l’isola Palmaria e costituisce oggi uno degli elementi architettonici centrali del Golfo dei Poeti, offrendosi volentieri agli obiettivi dei fotografi e suscitando la curiosità di bimbi e turisti.
La Torre Scola venne costruita all’inizio del XVII secolo (ndr. secondo relazioni del tempo, il suo costo fu di 60.000 lire e ospitava un capo, un bombardiere e sei soldati) su disposizioni della Repubblica di Genova e nell’ambito di un programma di aggiornamento delle fortificazioni difensive del Golfo. Per contrastare le minacce che gli avversari avrebbero potuto portare ai possedimenti della Superba, venne costruita anche la nuova Fortezza di Portovenere, venne ingrandito il Castel San Giorgio alla Spezia e si consolidò il castello di Lerici.
Il nome originario della fortificazione è torre di San Giovanni Battista lo scopo della sua costruzione era garantire il controllo sulla cala dell’Olivo dell’isola Palmaria, che altrimenti sarebbe rimasta indifesa. In seguito venne denominata torre Scola, dal nome della punta dell’isola Palmaria davanti cui si trova.

Distrutta nella battaglia tra Napoleone e gli inglesi

Fino al 1800, la fortificazione resistette al tempo e ai nemici. Il 23 giugno 1800, però, cambiò per sempre la sua storia.
All’epoca il Golfo dei Poeti era nella sfera di controllo della Francia napoleonica. Nelle acque spezzine andò in scena una violenta battaglia tra i francesi la flotta inglese.
I cannoneggiamenti inglesi la danneggiarono gravemente, abbattendola in parte e costringendo al suo abbandono.

La Torre Scola vista dall’Olivo di Portovenere

“Abbattiamo la Torre Scola!”, anzi no.

A inizio del XIX secolo, la Torre Scola appariva ormai inutile per gli scopi difensivi per cui era stata pensata secoli prima e diroccata nelle strutture.
Così, nel 1915 ne venne progettato l’abbattimento. A quanto pare, fu per l’interessamento presso il ministero della Pubblica Istruzione dell’intellettuale locale Ubaldo Mazzini che la fortificazione venne salvata.
Sul suo profilo porta chiari i segni dei cannoneggiamenti (ndr. nel corso dello scorso secolo è stata utilizzata anche come bersaglio di prova per i test della Marina Militare), ma negli anni Ottanta del Novecento è stata sottoposta a interventi di consolidamento che le permettono di svettare in mezzo al Golfo, testimone di secoli di storia.