Meglio la torta di riso salata ligure o la dolce carrarina? Per chi non sa scegliere, c’è una terza via: la torta scema di Sarzana.
Se la guardi dalla Liguria, la torta di riso per eccellenza è quella salata; se la guardi da Carrara (anche se in provincia di Spezia ci sono torte di riso dolce), invece è dolce. E se la guardi da Sarzana – che tra le due città sta in mezzo – com’è? Non c’è dubbio: è una torta scema.
La torta scema è una specialità di Sarzana ed è uno di quei sapori – strettamente legati alla mia terra – che mi porto dietro dall’infanzia. Ne andava matta mia nonna e la prendeva ogni qualvolta passassimo da Sarzana e – ancora oggi – non la trovo da altre parti che lì. Fa parte, insieme ai muscoli ripieni e la farinata (leggi qui per scoprirne la storia), di quei sapori che mi porterò dietro per sempre, ovunque.
Perché si chiama torta scema?
Non ho certezze riguardo l’origine del nome, ma mi sono dato due possibili spiegazioni.
La prima è che si chiami torta scema perché prevede nella preparazione l’utilizzo di poco sale. Le cose senza sale, in casa le abbiamo sempre chiamate sciocche. Per assonanza, dunque, una torta scema è una torta con poco sale.
La seconda spiegazione che riesco a darmi è che questa particolarissima torta di riso si chiami torta scema per i pochi e semplici ingredienti che sono necessari a prepararla.
Qualunque sia la motivazione del nome, ho sempre trovato che definirla scema non rendesse merito al gusto.
Cos’è la torta scema?
L’aspetto della torta scema sarzanese è inconfondibile: uno strato di riso ricoperto da dorato pane grattato. Esiste qualcosa di più semplice? Difficile.
Più morbida della torta di riso ligure (che ha intorno la sfoglia), la torta scema è densa al gusto e – so che è una spiegazione che forse non si capisce bene – ha il sapore della cucina povera e genuina delle terre in cui è nata.
La cottura ideale è nel forno a legna, in teglia di rame, ma io ho provato a farla anche a casa con il forno elettrico (cottura a 200 gradi) e non è venuta male.
Come si fa la torta scema?
Gli ingredienti sono veramente basilari:
- 200 gr di riso;
- 1,5 litri d’acqua;
- olio;
- sale;
- poco burro;
- farina;
- pane grattugiato.
Il primo passo è cuocere il riso in acqua salata. A cottura ultimata, bisognerà farlo intiepdire nell’acqua di cottura, aggiungendo olio e poco sale.
Quando si sarà raffreddato, si potrà imburrare la teglia e dunque cospargerla di un sottile strato di farina e pan grattato, su cui poi andrà adagiato il riso, facendo attenzione a spianarlo bene (alcuni dicono di fare una pastella e disporla sul fondo della teglia, ma nella mia memoria non c’è alcuna pastella).
Steso il riso, il tocco finale: si cospargerà la superficie del restante pane grattato, si aggiungerà un filo d’olio sulla superficie e si inforna a 200 gradi, lasciando cuocere per circa un’ora ( o finché la superficie non è dorata).
Dove si compra la torta scema?
Se non l’avete mai provata e volete provarla, potete prenderla Da Silvio (Via Guglielmo Marconi, 14. Tel. 0187620272). È in questa pizzeria storica di Sarzana che ogni tanto mi manda mio padre a prenderne una vagonata.
Sono comunque tante le pizzerie e le botteghe in cui a Sarzana si può trovare. Se qualcuno che vive lì, volesse suggerire la sua preferita….
NDR: La foto non è della torta scema, perché non ne avevamo. Se qualche anima pia volesse inviarcene una…